Sanzioni al concessionario della riscossione della tassa rifiuti per violazione dei diritti dei consumatori

L’Autorità garante per la concorrenza ed il mercato (AGCM), con provvedimento del 9/08/2017, ha sanzionato (con un’ammenda di 50.000 euro), il soggetto concessionario della riscossione della TIA (Tariffa Igiene Ambientale) per aver posto in essere pratiche commerciali scorrette nei confronti dei cittadini tenuti al pagamento del tributo. In particolare, l’Autorità ha accertato che il concessionario ha impiegato in modo non conforme alla diligenza professionale lo strumento coercitivo dell’ingiunzione fiscale per la riscossione dei propri crediti, non essendosi dotato di strumenti e procedure idonei a monitorare i pagamenti ricevuti, a mettere i consumatori in condizione di verificare la certezza ed esigibilità dei crediti ingiunti, ad acquisire e gestire le istanze dei consumatori in merito ai solleciti di pagamento e alle ingiunzioni ricevute; di conseguenza, sono state emesse ingiunzioni fiscali di pagamento relative a crediti non dovuti e non è stata sospesa la procedura ingiuntiva a fronte delle documentate istanze in autotutela presentate dai consumatori volte a contestare l’infondatezza della pretesa creditoria. Inoltre, ad avviso dell’Autorità, il concessionario ha opposto numerosi ostacoli ai consumatori che si erano rivolti al giudice per l’accertamento del proprio debito. Tali condotte hanno ostacolato l’esercizio da parte degli utenti del diritto di verificare l’effettiva entità e debenza dei crediti vantati dal concessionario e hanno indebitamente condizionato i consumatori a pagare somme non dovute o dovute in misura diversa.