La Corte dei Conti, Sezione giurisdizionale per il Veneto, con la sentenza n. 99 del 30/08/2017, ha condannato un dipendente a risarcire il danno arrecato all’ente di appartenenza per aver sottoscritto il mandato di pagamento per un importo superiore rispetto a quello della fattura da pagare. Nello specifico, era stato erroneamente disposto il pagamento di una fattura per un importo espresso in altra valuta (pagamento in euro di un importo espresso in lire), senza poi riuscire a recuperare dal fornitore il maggior importo corrisposto. Nel caso di specie, il mandato era stato sottoscritto da soggetto munito di delega di firma, anche se non di funzioni. Per i giudici contabili, quest’ultimo aspetto non rileva ai fini dell’imputazione del danno, in quanto, per effetto della delega di firma, il delegato era soggettivamente legittimato ad adottare il provvedimento finale illegittimo da lui sottoscritto.