Continuano le date degli adempimenti del mese di Settembre, caratterizzato da sempre dall’arrivo del fatidico “dai…lo faccio a Settembre!” Ebbene eccolo qui!
Questa volta il nostro sostegno sembrerebbe andare principalmente incontro ai soggetti gestori dei servizi pubblici locali, in realtà a ben vedere possiamo:
- da un lato: rammentare l’obbligo a cui i gestori dei servizi di Trasporto Pubblico Locale (TPL) sono stati chiamati con Circolare del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti (MIT) ossia effettaure la Rilevazione dati sul trasporto pubblico locale entro il 16 settembre 2024 ( rilevazione cioè dei dati imprese dei contratti TPL validi nell’annualità 2023 ossia dati sintetici – costi standard – titoli di viaggio).
- E dall’altro?
Una domanda dunque sorge spontanea: perchè questo adempimento deve o meglio dovrebbe interessare anche i soggetti committenti, Comuni o Regioni o altri enti committenti e non solo gli operatori/gestori?
Beh… Comuni e Regioni o altri enti locali sono difatti responsabili dei contratti di servizio relativi al trasporto pubblico locale sipulati proprio con i gestori chiamati all’adempimento.
Tale discorso non deve infatti “far abbassare la guardia” in merito ad un “diverso” seppur correlato, adempimento che gli enti locali e gli altri enti competenti DEVONO rispettare (seppur ancora dubbio sulle modalità di realizzazione) ossia quello della c.d. “Vigilanza e controlli sulla gestione”, di cui all’art. 28 del D.gls 201/2022 “il gestore ha l’obbligo di fornire all’ente affidante i dati e le informazioni concernenti l’assolvimento degli obblighi contenuti nel contratto di servizio. L’inadempimento agli obblighi informativi posti in capo al gestore costituisce oggetto di specifiche penalità contrattuali.“”
Tale articolo pertanto sembrerebbe essere una sorta di rovescio della medaglia di quanto richiesto dal MIT, mi spiego meglio: se i gestori sono chiamati a comunicare i dati relativi a costi standard e a titoli di viaggio, gli stessi dati avrebbero già dovuto essere stati forniti (o sono ancora da fornire) agli enti locali e gli altri enti competenti sulla base di un PROGRAMMA DI CONTROLLI finalizzato proprio alla verifica del corretto svolgimento delle prestazioni affidate.
Tale obbligo è stato di recente messo sotto “torchio” sia dalla AGCM che dalla Corte dei Conti, i quali hanno sottolineato come un corretto programma di controlli delle modalità di gestione e di adempimento dei contratti affidati è sinonimo di trasparenza, buona amministrazione nonchè di responsabilizzazione sia dell’ente affidante che del soggetto gestore, tutte situazioni che garantiscono di NON incorrere in sanzioni nei diversi casi applicabili.
E tu, come stai operando i controlli sui SERVIZI PUBBLICI LOCALI DEL TUO ENTE?
Dott.ssa Caldarola Giusy